lunedì 6 maggio 2024

Settimana internazionale dj preghiera 2024

 


Settimana internazionale di preghiera 2024

Nel linguaggio evangelico, Losanna evoca un congresso per I’evangelizzazione (1974) che ha dato una svolta nella vita dell’evangelismo contemporaneo. Ad esso parteciparono 2700 persone da piu di 150 Paesi che diedero vita ad un convegno dall’importanza storica in quanta fu un punto di incontro e di rilancio degli evangelici da tutto tl mondo. Losanna evoca anche un movimento che si 6 sviluppato ed 6 proseguito in numerosi convegni, documenti e in due successivi congressi (Manila 1989 e Citta del Capo 2010) mentre A previsto il quarto congresso di Losanna per il 2024 a Seul (Corea). Infine, Losanna parla di uno spirito contrassegnato da una visione della missione olistica e collaborativa.

Uno dei frutti del congresso di Losanna fu tl Patto che 6 una dichiarazione della fede evangelica the e diventata un punto di riferimento per la missione dei credenti evangelici nel mondo. A 50 anni di distanza, questa Settimana internazionale di preghiera dell’Alleanza evangelica europea ci da l’occasione per riconsiderare e mantenere quel Patto volendo alimentare it movimento di fedelta all’evangelo e la passione per la missione. Con lo stesso “spirito” di umilta e penitenza che caratterizzo Losanna, vogliamo pregare ed impegnarci ad essere insieme in missione per rispondere al grande mandato del Signore Gesia, facendoci accompagnare dai singoli articoli che compongono tI Patto di Losanna.
II testo del Patto di Losanna 6 qui: https://www.alleanzaevangelica.org/documenti/ 2014-4_pattodilosanna.pdf

Altre risorse per approfond ire:
J. Stott, Tutta la chiesa deve portare tutto it vangelo a tutto tl mondo. Un commento al Patto di Losanna, Chieti, GBU 2010.
M.S. Dahle, L. Dahle, K. Jorgensen (edd.), The Lausanne Movement. A Range of Perspectives, Oxford, Regnum Books 2014.
Av.Vv., “Lo spirito di Losanna quarant’anni dopo”, Certezze 1 (2014).
Aa.Vv., “L’eredita di Losanna (1974-2014)”, Studi di teologia NS XXVI (2014) N. 52.

II materiale della SIP di quest’anno a stato coordinato dalla Commissione teologia e dialogo dell’Alleanza evangelica italiana. Esso contiene una meditazione sugli articoli del Patto di Losanna, argomenti di preghiera e di confessione e un quotidiano spunto di preghiera.

14 gennaio: Celebrare l’Iddio Trino (art. 1)
15 gennaio: Affidarsi e sottomettersi alla Parola di Dio (art. 2)
16 gennaio: GesO Cristo, runic° e il solo (art. 3)
17 gennaio: Condividere l’evangelo in modo olistico (artt. 4-5, 10-11)
18 gennaio: Insieme in missione (artt. 6-9)
19 gennaio: II costo del discepolato e della missione (artt. 12-13)
20 gennaio: La perseveranza paziente (artt. 14-15)
21 gennaio: Avanti col Grande Mandato, da Losanna 1974 a Seul 2024

14 gennaio: Celebrare l’Iddio Trino (art. 1)
Lettura biblica: “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel name del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt 18,19)
La fede trinitaria. Come i credi della chiesa antica fedeli alla Parola di Dio, it Patto di Losanna inizia con un articolo che riassume la missione come piano dell’Iddio uno e trino: Padre, Figlio e Spirito Santo. Losanna non da voce ad un nuovo movimento religioso, ma alla fede biblica, apostolica e storica del cristianesimo: quella una volta e per sempre tramandata ai santi (Giuda 1,11) e radicata nella professione trinitaria della fede. L’impegno per la missione A organicamente collegato alla confessione comune in Dio Padre, Creatore dei cieli e della terra, in Dio Figlio incarnatosi nella persona di Gesu Cristo, vero uomo e vero Dio, Salvatore e Signore del mondo, in Dio Spirito Santo che da vita, la sostiene e la rigenera. Lungi dall’essere solo una “attivita” sganciata da impegni di fede, Ia missione 6 parte integrante della fede cristiana che riconosce che Dio e Colui che si a rivelato nella Sacra Scrittura. Se Ia missione non nasce da qui, puo risultare in un desiderio di dinamismo religioso o in un progetto umanitario, ma non 6 Ia missione cristiana.
La missione nutrita dalla fede trinitaria. Come si esprime Ia missione che nasce dalla fede trinitaria? lntanto essa a una risposta fedele e ubbidiente alla missione di Dio per il mondo. Prima di esserlo noi, A Dio che 6 missionario; 6 il Padre che ha tanto amato it mondo da dare il suo Figlio affinche chi crede appartenga al suo popolo per la potenza dello Spirito Santo. Quindi chi crede in Lui non pue non rispondere alla sua missione se non in modo missionario. La missione di Dio precede, attiva e orienta la nostra missione. In secondo luogo, la missione 6 una risposta personale, ma sempre collegata al popolo di Dio nel suo insieme. Non ci sono “free lance” nella missione o persone che agiscono in modo isolato: tutti stiamo rispondendo alla missione di Dio in quanto membra di una famiglia e lo facciamo come parte di un popolo. Come la missione del Figlio non A solitaria all’insaputa del Padre e dello Spirit() Santo, cosi la missione della chiesa, nutrita della fede trinitaria, 6 sempre un’azione corale, ecclesiale, in cui tutti i credenti partecipano come appartenenti all’unico popolo di Dio.

Motivi di gratitudine
Grazie Dio Una e Trino per essere it Dio missionario che precede, orienta, sostiene la nostra missione e Ia corregge se va in una direzione sbagliata. Grazie perch& sei tl garante ultimo della missione.

Confessione
Chiediamo perdono se abbiamo trascurato Ia chiamata a rispondere al Dio missionario con un impegno tiepido, intermittente, svogliato, oppure animato dal desiderio di “fare” senza riconoscere Ia nostra dipendenza dall’Iddia Uno e Trino.

Richieste
Che Ia nostra missione non sia “anonima” ma porti it segno di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo.
Che nel nostra mondo in cui tanti hanno una “missione”, la nostra onori Te e ubbidisca a Te affinche le genti credano in Gesu Cristo e siano salvate.

(Leonardo De Chirico, Commissione teologia e dialogo dell’Alleanza evangelica italiana)
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-1-Giornata di Preghiera

15 gennaio: Affidarsi e sottomettersi alla Parola di Dio (art. 2)

Lettura biblica: “Ho conservato la tua parola nel mio cuore per non peccare contro di te” (Salmo 119,11); “Le tue testimonianze sono la mia eredita per sempre, esse sono Ia gioia del mio cuore” (Salmo 119,111).
Viviamo in una society che spinge le persone verso l’autorealizzazione ed tl success() a tutti i costi. Come conseguenza di cia le persone sono spinte a far canto solo su se stessi e a non volersi sottomettere a nessun giudizio, perche tI proprio pensiero e Ia propria volonta diventano il solo faro che guida le proprie azioni. II cristiano oggi deve percia fare attenzione perche non sia trascinato dalla cultura dominante e considerare quanta invece sia importante affidarsi e sottomettersi alla Parola di Dio. Lutero poteva dire: “lo sono vincolato dalle Scritture che ho citato e Ia mia coscienza 6 prigioniera della Parola di Dio”; e noi? Perche dobbiamo affidarci e sottometterci alla Parola di Dio?
II Patto di Losanna da voce alla fede evangelica di ogni tempo. lnnanzitutto, dobbiamo riconoscere che la Parola di Dio a una meravigliosa lettera d’amore che Dio ha lasciato alruomo perche possa conoscerlo: 6 Ia fonte suprema della rivelazione di Dio. E’ ultima autorita in materia di fede e di vita ed 6 I’unico sostegno sicuro per la nostra vita. Inoltre, Ia Parola di Dio 6 Ia fonte della nostra salvezza. Giacomo infatti diceva: “Egli ha voluto generarci second() Ia sua volonta mediante Ia parola di yenta” (Gc 1,18).
Oltre a questo, la Parola di Dio ci protegge contra la tentazione e I’esempio migliore lo riceviamo da Gest:, stesso che, quando fu tentato dal diavolo, rispose con le parole: “Sta scritto!”. II salmo 119,11 esorta a conservare la Parola nel cuore per non peccare, ed al verso 111 dello stesso salmo ci viene detto che la Parola di Dio 6 Ia nostra eredita e la nostra gioia.
Siamo percio esortati ad umiliarci davanti alla Parola di Dio sapendo che 6 una cosa impegnativa da fare. A volte la nostra vita 6 cosi dura che diventiamo difficili da ammaestrare. In second() luogo abbiamo la sfida della nostra carne che non vuole mettersi in ascolto ubbidiente della Scrittura e, invece, vuole sottometterla a se. Siamo esortati come cristiani ad andare ogni volta a questa preziosa Parola con un atteggiamento di mitezza, appartati per Dio e con un cuore da discepolo per pater essere istruiti (Is 50,4), purificati e pronti per ricevere questa parola che, impiantata e radicata nel cuore, diventa produttiva e puo salvare le anime nostre, rinnovando la nostra mente (Gc 1,21; Rm 12,2).
Ma quale deve essere it modo in cui dimostriamo che questa Parola 6 importante per noi? Diventando dei “facitori” di questa Parola. Sempre Giacomo infatti ci esorta a non far si che la testimonianza che riceviamo dalla Scrittura sia solo una soddisfazione illusoria (Gc 1,22), ma agenda secondo la Sua preziosa guida verremo fortificati nella verita perseverando in questo. Allo stesso modo come guide di chiesa resteremo ancorati a questa Parola sicura, saremo in grado di esortare secondo Ia sana dottrina e saremo in grado di convincere color() che Ia contraddicono (Tito 1,9).
Come figli di Dio amati, vogliamo trovare in questa Parola Ia nostra gioia, vogliamo meditarla giorno e notte, vogliamo amarla con tutto it cuore. Riceviamo questa Parola con sottomissione, con disponibilita ad ascoltare, con riverenza e con la volonta di ubbidire. Potremo anche noi dire con Lutero: Qui io sto! Che Dio mi aiuti! Amen.

Motivi di gratitudine
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Grazie Signore per aver ispirato la tua Parola scritta, per averla preservata e fatta circolare in tutto i1 mondo affinche sia la luce che illumina i1 cammino della fede. Grazie per Cristo Gesu, la Parola fatta came, che conferma la Parola scritta.

Confessione
Perdonaci, Signore, se vogliamo anteporre la nostra parola alla tua Parola.
Perdona it nostro conformismo alle tante parole del mondo e la nostra ribellione alla tua Parola.

Richieste
Se riconosciamo quanto questa Parola a preziosa, chiediamo a Dio di rimuovere it peccato, quella cera che ostruisce le nostre orecchie e ci impedisce di ascoltare la verita. Che possiamo essere umili e docili nell’ascolto della Parola e coraggiosi nell’ubbidienza.

(Dario De Crescenzo e Cristian Careddu, Accademia Teologica Italiana)
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2 Giornata di Preghiera

16 gennaio: Gesu' Cristo, I’unico e it solo (art. 3)
Lettura biblica: “In nessun altro 6 la salvezza; perche non vi 6 sotto il cielo nessun altro name che sia stato data agli uomini, per mezzo del quale not dobbiamo essere salvati” (At 4,12)

Qualunque cosa si possa pensare, viviamo in un mondo segnato dalla dimensione religiosa. II Patto afferma che tutti hanno “un qualche genere di conoscenza di Dio” e I’apostolo Pietro parla di “salvezza”. E quindi falso immaginare che I’uomo sia estraneo a Dio. Egli ha piuttosto una certa conoscenza di Dio che anziche tradursi in un culto a lui, viene soffocata. Ci si illude di potersela cavare da soli. Ma la questione rimane in tutta la sua drammaticita, come si pub essere salvati?

Una tragica perdizione. Qualunque salvataggio si abbia in mente, siamo persone perdute. Perdizione significa essere sotto la giusta ira del Dio rivelato ed essere impotenti a trovare una soluzione per uscirne. Tra chi ha spezzato l’alleanza e Dio c’e un abisso incolmabile da parte dell’uomo. Qualunque rattoppo si possa immaginare appare insufficiente. Tra gli aggiustamenti umani e la salvezza rimane un baratro. C’e bisogno d’una vera soluzione. Tra Dio e l’uomo occorre un rapporto totalmente divers() rispetto alI’illusione di poter far leva su presunte capacity umane.
Chi 6 perduto necessita d’un Salvatore. I bricolage umani non possono alcunche. Gesia Cristo 6 unico. E anche se la tendenza piCa diffusa 6 quella d’inginocchiarsi davanti a tutti,
e rimanere in piedi davanti dramma della perdizione umana rimane.

Una esclusiva soluzione. Anche nel prima secolo all’esclusivismo dell’evangelo si contrapponevano varie forme di sincretismo. Ma la chiesa continuo ad annunciare che “in nessun altro 6 la salvezza” anche in contesti culturalmente rilevanti e impregnati d’altre categorie. Alcuni modi d’annunciare I’evangelo potevano cambiare, ma tale diversity convergeva in un unico contenuto e in un unico Salvatore (“un solo Salvatore e un solo Vangelo”). Anche oggi sembra sia necessario essere inclusivi. Pi6 si 6 inclusivi e piu si moderni. Anzi, non si pensa neppure sia necessario essere salvati. Ma per quanta diversi si possa essere, la questione del peccato rimane (“Tutti gli uomini e tutte le donne periscono a causa del peccato”). A causa di esso abbiamo tutti rigettato la conoscenza di Dio soffocando la verita. Lode allora a Dio per aver provveduto un Salvatore unico e

sufficiente. Allora desidero fin da ora inchinarmi davanti a lui prima che un giorno tutti debbano farlo. Oggi 6 un giorno di gioia, allora sara d’amarezza.

Motivi di gratitudine
Siamo grati a Dio perche la rivelazione biblica evoca i nodi piCa profondi dell’esistenza umana e non c’illude con l’autostima.
Siamo grati a Dio perche la rivelazione biblica evoca la necessity della salvezza vera e propria e non s’accontenta di semplici salvataggi.
Siamo grati a Dio perche la rivelazione biblica annuncia un Salvatore pienamente sufficiente e non dissipa la salvezza in pseudo salvezze.

Confessione
Ci umiliamo perche non sempre realizziamo it dramma della perdizione dell’uomo davanti a te.
Ci pentiamo perche non riusciamo sempre a vedere la tragedia di chi vive fuori dall’alleanza con te.
Ti chiediamo perdono perche non osiamo sempre prendere posizione con franchezza nei confronti dell’unico Salvatore Gest) Cristo.
Rich ieste
Suscita nella tua chiesa una maggiore consapevolezza della perdizione di chi 6 fuori dall’alleanza e un’autentica passione per annunciare I’evangelo.
Forma persone in grado di proclamare I’evangelo anche in modo culturalmente rilevante e canali che lo consentano.
Permetti che altre persone riconoscano che tra Dio e I’uomo I’unico mediatore 6 il Signore Gesu.

(Pietro Bolognesi, Istituto di Formazione Evangelica e Documentazione)
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3 Giornata di Preghiera

17 gennaio: “Condividere I’evangelo in modo olistico” (artt. 4-5, 10-11)

Lettura biblica: “Lo Spirito del Signore, di DIO, 6 su di me, perche il SIGNORE mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno it cuore spezzato, per proclamare la liberty a quelli che sono schiavi, l’apertura del carcere ai prigionieri, per proclamare l’anno di grazia del SIGNORE” (Is 61,1-2)
La meravigliosa grazia, che ci salva e ci santifica, ci introduce in una nuova comunita di uomini e donne che si identificano con gli insegnamenti e la pratica di Colui che chiamano “Signore e Salvatore”: Gesia Cristo. Dio, inoltre, ci chiama ad essere suoi collaboratori nell’annunciare questa Buona Notizia, a fare suoi discepoli nel viaggio della vita. Proprio in questo viaggio possiamo raccontare ad altri dell’incontro rivoluzionario con il Risorto, dimostrando nella concretezza della sequela l’unica alternativa che ci riconcilia con Dio, con il prossimo e con I’intero creato, liberi dall’autosufficienza, dall’egoismo e dai cornpromessi con un sistema di valori corrotto.
Ora, la gioiosa speranza del Regno annunciato da Gesia ci fornisce anche una nuova prospettiva per come affrontare it cammino che ci 6 posto dinanzi. Infatti, lungi dall’essere un’attesa inoperosa, siamo piuttosto chiamati ad incarnare i principi di amore e giustizia del nostro Signore, vivendo con responsabilita la nostra vocazione e impegnandoci nell’opera di redenzione di Colui che fa “nuove tutte le cose” (Ap 21,5). Quando impariamo ad essere attenti ai bisogni che ci circondano, quando sappiamo essere

inclusivi ed accoglienti, quando ci preoccupiamo di coloro che sono relegati ai margini della society, allora possiamo essere certi di stare dal lato giusto della Storia (Mt 25,35-40).
In tutto 66, Dio ci ha fatto dono della creativity, affinche impariamo ad essere rilevanti e comprensibili nel tempo e nel luogo in cui viviamo. In questa relazione dinamica tra Evangelo e cultura, 6 bene ricordare quanto le Scritture ci incoraggino ad una ricerca attiva del rinnovamento dei nostri principi, senza Ia quale finiremmo inesorabilmente per conformarci al nostro contesto. Al contrario, quando lo Spirito ha liberta per operare in noi, ci 6 data facolta di “esaminare ogni cosa e ritenere it bene” (1 Ts 5,21), di discernere cio che giusto e cio the e buono, secondo una trasformazione profonda che sfocia in una nuova condotta (Rom 12,2).

Quanta detto finora ci porta a considerare quanta sia essenziale essere “sempre pronti a
render conto della [nostra] speranza” (1 Pt 3,15), incoraggiando uomini e donne a
prepararsi responsabilmente per (‘opera a cui Dio li ha chiamati. Per tutto cio, 6
necessaria una chiara comprensione della propria fede, che deve essere radicata nella Scrittura e, al contempo, capace di riconoscere Ia traiettoria storica e teologica della propria tradizione, applicandovi Ia ragione e considerando Ia propria esperienza second° la direzione dello Spirit°. Solo in questa prospettiva possiamo aspettarci che le nostre comunita diventino capaci di condividere l’Evangelo in modo olistico.

Motivi di gratitudine
Dio Nostro, ti adoriamo per it tuo amore e la tua giustizia, per Ia meravigliosa grazia dimostrataci nell’accoglierci net tuo popolo santo. Ti chiediamo perdono per tutte quelle volte in cui abbiamo lasciato che it nostro orgoglio e i nostri pregiudizi ostacolassero la nostra comunione ed intralciassero la testimonianza fedele del tuo Vangelo. Ti ringraziamo per Ia speranza che hai posto nei nostri cuori, per la Parola viva ed efficace che ci hai lasciato e per la guida certa del tuo Spirito. Aiutaci a vivere la liberty che ci hai donato con responsabilita, poiche rigenerati dalla tua redenzione e resi capaci di amarti e amare it nostro prossimo con tutto noi stessi! Amen.

Domande per Ia riflessione
Evangelizzazione – In che modo mi sono impegnato a fare discepoli del Signore Gesu Cristo? Sono stato capace di condividere it suo Vangelo, piuttosto che le mie personali convinzioni?
Responsabilita – II mio impegno verso gli altri ha testimoniato con le opere Ia mia fede viva? Le mie azioni hanno rispecchiato (‘amore e la giustizia del Regno di Dia? Consapevolezza – Ho permesso allo Spirito Santo di guidarmi nel discernere cio the deve essere cambiato nel mio modo di vivere? Quanta ho investito nella mia formazione di discepolo, per essere efficace nel prendere parte alla missione di Dio?

Richieste
Per una rinnovata passione per l’evangelizzazione. Uniamoci alla missione di Dio!
Per una sempre maggiore testimonianza di amore e giustizia, per vedere it nostro prossimo con gli occhi compassionevoli di Gesit
Per tutti coloro che hanno una vocazione, che desiderano investire nella propria formazione teologica e ministeriale per servire it Regno di Dio.

(Matteo Riccardi, European Nazarene College)

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4 Giornata di Preghiera

18 gennaio: Insieme in missione (Artt. 6-9)

Lettura biblica: “Come to hai mandato me nel mondo, anch’io ho mandato loro nel mondo” (Gv 17,18)

Nella missione it ruolo della chiesa 6 centrale. Dio ha scelto di compiere la sua missione tramite Ia missione della chiesa.

Non c’e evangelizzazione vera senza integrity cristiana (Art. 6). Se non c’e integrity cristiana, cioe armonia tra dire e fare, predicazione e azione, annuncio e servizio, Ia chiesa
una pietra d’inciampo all’evangelizzazione. L’Evangelo di Cristo salva la vita intera, abbatte gli idoli dell’anima, della politica e dell’economia, trasforma i1 cuore, la mente, le mani e la cultura e ci invita a raggiungere la nostra generazione annunciando che in Cristo solo 6 la salvezza e la vittoria sul peccato e sulla morte. Integrity vuol dire anche che la fedelta al Dio di tutta e della sola Scrittura 6 il faro che deve guidare la nostra evangelizzazione.

L’evangelizzazione 6 impossibile senza l’unita del corpo di Cristo e senza azioni di collaborazione (Artt. 7-8). La prima non dipende da noi: 6 Cristo che l’ha guadagnata e che Ia conserva nello Spirito. Essa 6 distinta da ogni fratellanza umana perche si fonda sul sacrificio di Cristo e sulla verita della sua Parola. L’unita 6 gia data e va mostrata in modo concreto affinche il mandato che ci a stato affidato sia efficace nel raggiungere le “estremita della terra” non solo geografiche ma anche sociali e culturali e affinche sia sostenibile perche svolto mettendo in comune i doni spirituali e materiali che il Padre ci ha elargito.
L’evangelizzazione 6 urgente e vasta (art. 9). Quando nel 1974 i rappresentanti evangelici si riunirono a Losanna radicali cambiamenti storico-sociali erano in corso in tutto it mondo. Non tutto era chiaro e delineato, le traiettorie della storia e delle nazioni erano per lo piia imprevedibili ma una cosa era sicura e urgente: (‘evangelizzazione del mondo. Oggi ci troviamo nuovamente ad un giro di boa nella storia dell’umanita: la crisi ambientale e al suo picco, i cambiamenti climatici danno vita ad un numero crescents di avvenimenti catastrofici, nuove pandemie si diffondono a livello globale, i conflitti politici e culturali si moltiplicano e giungono alle porte dell’Europa, profughi e rifugiati hanno raggiunto cifre impressionanti in ogni area del pianeta, le nuove tecnologie si impongono con sfide etiche assolutamente nuove, Ia comunicazione e l’informazione hanno perso credibility e il gap generazionale sembra essere diventato un abisso. Ancora una volta in questo scenario, a
50 anni di distanza, non c’e parola d’ordine e imperativo piO urgente di questo da portare avanti insieme: evangelizzare. La nostra missione non solo 6 urgente, 6 anche vasta perche non c’e centimetro dell’universo sul quale Cristo non possa rivendicare la sua supremazia. Le sfide del nostro secolo ci ricordano che l’urgenza 6 accompagnata dall’ampiezza. Dobbiamo portare l’Evangelo a tutte le estremita della terra e in tutti i meandri della vita.

Motivi di gratitudine
Adoriamo in Padre che ha inviato it Figlio nel mondo per Ia salvezza dell’uomo e della donna. Adoriamo it Figlio che manda ognuno dei suoi ad annunciare la buona notizia dell’Evangelo. Adoriamo lo Spirit() Santo che per la Sua potenza ci manda a tutto it mondo.

Confessione

Chiediamo perdono per le nostre vite e quelle delle nostre chiese che sono state spesso pietre d’inciampo all’evangelizzazione.
Chiediamo perdono per gli scandali, per le nostre vite corn promesse e per non aver avuto un comportamento “degno dell’Evangelo”.
Chiediamo perdono per aver dimenticato la nostra vocazione ad essere un popolo santo, una comunita radicalmente diversa.

Rich ieste
Preghiamo il Padre nel name del Figlia affinche riempia di Spirito Santo questa generazione, esuberante di zelo per l’annuncio della Sua Parola, abbondante nella conoscenza di Lui, in discernimento e giustizia per penetrare e permeare it mondo. Preghiamo che il Signore ci conservi in unit& e amore sul sacrificio di Cristo, affinche it mondo creda che to ci hai mandato.
Preghiamo che lo Spirito ci doni saggezza e intelligenza per collaborare a livello locale e globale in vista dell’evangelizzazione delle nostre citta e del mondo intero.

(Lucia Stelluti, vice-presidente dell’Alleanza evangelica italiana)
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5 Giornata di Preghiera

19 gennaio: II costo del discepolato e della missione (artt. 12-13)

Lettura biblica: “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel name del Padre, del Figlia e dello Spirit() Santo, insegnando lora a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’eta presente” (Mt 28,19-20)
Discepolato. II Patto di Losanna all’art. 12 fa riferimento al combattimento spirituale che ci coinvolge tutti, alle tattiche che it diavolo usa fuori e dentro Ia chiesa per allontanarci dalla Verita, al rischio che tutti corriamo di manipolare gli altri per il proprio ritorno personale e quindi, al bisogno di indossare l’armatura di Dio per vigilare con discernimento per la salvaguardia dell’evangelo. La chiesa deve essere nel mondo ma il mondo non deve essere nella chiesa. L’articolo 13, invece, ci presenta it costa che spesso i cristiani sono costretti a pagare in quelle nazioni che li privano della loro liberta religiosa, ed invita gli altri a sostenerli in preghiera senza farsi intimorire. Vogliamo combattere contro l’ingiustizia e restare fedeli al Vangelo quale che sia it costa che dobbiamo pagare. Fino a poco tempo fa, parlando di discepolato, consideravo solo l’aspetto dal punto di vista del mentore, del Maestro ovvero di colui che fa altri discepoli. In realta it termine discepolato rimanda alla propria condizione di discepolo. Questo, quindi, implica una doppia responsabilita: verso gli altri e versa se stessi. Inoltre, la radice di discepolo 6 Ia stessa della parola disciplina, dal latino “discere”, imparare! Seguire Gesu implica una rinuncia a se stessi e un esercizio di disciplina per cornpiere la volonta di Colui che ci ha chiamati.
Discepolato e missione. Le parole del passo di Matteo 28 non sono altro che it passaggio del testimone a not che abbiamo deciso di seguire il Maestro e sono l’essenza del significato di missione. Una volta afferrato it testimone, l’atleta (discepolo) deve guardare avanti per raggiungere la meta e certamente non 6 una passeggiata. Lungo it percorso (Missione) si presentano ostacoli che rischiano di farci cadere ed 6 Ii che possiamo fare la differenza mettendo in pratica tutti gli esercizi spirituali (disciplina) che ci danno la forza per proseguire Ia corsa. Dobbiamo essere equipaggiati, vigili, determinati, avveduti, fedeli e non lasciarci distrarre dalle “scorciatoie” che rischierebbero di portarci fuori strada impedendoci di passare, a nostra volta, it testimone a color() che ci stanno aspettando sulla pista. Troppo spesso abbiamo visto “atleti” usare sostanze dopanti (falso vangelo,
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manipolazione, distorsione delle Scritture) per it proprio trionfo personale. Siamo consapevoli che lungo tl percorso alcuni fanno piO fatica e rimangono apparentemente indietro (torturati, imprigionati) e vogliamo operare per la loro liberazione proseguendo la corsa con Ia fiducia in Gesu, it Discepolo e Maestro per eccellenza che ha promesso di non lasciarci mai.

Motivi di gratitudine
Per tutti i discepoli del Signore, affinche siano consapevoli della doppia responsabilita che li investe (insegnare e praticare) senza cedere ai compromessi di fronte alle difficolta che incontrano lungo tl cammino.

Confessione
Perdonaci Signore, per tutte le volte in cui abbiamo perso di vista la meta, ci siamo stancati e abbiamo cercato delle scorciatoie senza porre la nostra fiducia in te.

Rich ieste
Per tutti i fratelli e sorelle che a causa della loro fedelta al Vangelo, sono perseguitati: Signore, proteggili, liberali e dona loro Ia forza per affrontare le sfide continuando a glorificare it tuo nome.Per i governanti delle nazioni, affinche garantiscano la liberta di pensiero e di coscienza e Ia Itherta di praticare e propagandare la religione secondo la volonta di Dia, come anche espresso nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo.

(Carine Francq, Distretto Centro dell’Alleanza evangelica italiana)
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20 gennaio: La perseveranza paziente (artt. 14-15)

Lettura biblica: “E prima bisogna che it vangelo sia predicato fra tutte le genti” (Mc 13,10)

La chiesa 6 in attesa del glorioso ritorno del suo Signore, ma non 6 un’attesa passiva, deve essere un’attesa coinvolgente, operosa. C’e una urgenza che trapela nelle parole dell’evangelista: “bisogna”, 6 necessario, 6 indispensabile che prima del grande giorno it vangelo sia predicato a tutte le genti. E questa un’opera immane, che non puo essere realizzata con, i nostri poveri mezzi, con le nostre misere parole o Ia nostra umana insufficienza. E questa (‘opera dello Spirit() Santo, lo Spirit() che puo fare di un singolo credente e della chiesa nel suo insieme una schiera di testimoni credibili efficaci e convincenti (At 1,8)

Nel Patto di Losanna leggiamo che “II Padre ha mandato it suo Spirito per rendere testimonianza al Figlio; senza questa testimonianza la nostra stessa testimonianza inutile”. E’ vero, perche 6 lo Spirito Santo che infonde nei cuori questa urgenza: “bisogna che it vangelo sia predicato”. Non 6 qualcosa di rimandabile a domani, nell’illusione che it domani sara piu facile di oggi. Oggi 6 tl giorno della salvezza. II grande evangelista Dwight Lyman Moody aveva iniziato a predicare alla sua congregazione una serie di sei sermoni sulla vita di Gesia. Domenica 8 ottobre 1871 complete) it quinto sermone lasciando la chiesa con questa domanda: “Che faro dunque di Gesii detto Cristo?” (Mt 27,22). Quindi concluse dicendo loro: “Vorrei che portaste a casa con voi questo testo e lo rigiraste nella vostra mente durante la settimana; it prossimo sabato verremo al Calvario e alla croce, e decideremo cosa fare con GesO di Nazaret”. Quella notte stessa un devastante incendio distrusse gran parte della citta di Chicago, la chiesa di Moody e la sua abitazione, facendo centinaia di vittime e centomila senza tetto. Da quel giorno in poi, ogni suo messaggio sarebbe terminato con un appello alla salvezza.

“Vieni Signore Gestr 6 ii grido della chiesa di tutti i secoli; “trafficate finche io vengo” 6 I’eco che procede dalla sua santa presenza. Per raggiungere tutte le genti, prima di pianificare, prima di predisporre strategie, prima di collaudare nuovi metodi di comunicazione, Ia nostra preghiera sia quella che il Maestro ci ha suggerito, una preghiera nella Sua volonta, una preghiera che ha gia, scolpito nelle pagine del Vangelo, it suo si, it suo Amen perche “Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto pit:1 il Padre celeste donera lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!” (Lc 11,13).

Motivi di gratitudine
Ringraziamo il Signore Gesu per aver promesso di venire una seconda volta. La nostra fiducia 6 che Dio renders perfetto i1 suo regno e not attendiamo con impaziente attesa quel giorno e i nuovi cieli e la nuova terra in cui regneranno per sempre Ia giustizia e la sua volonta. Nel frattempo, ci riconsacriamo al servizio di Cristo e del prossimo nella gioiosa sottomissione alla sua autorita su tutta la nostra vita.

Confessione
Chiediamo perdono per quando abbiamo perso Ia speranza del ritorno di Cristo e per esserci appiattiti sulle nostre aspettative vuote delle promesse di Dio.

Rich ieste
Preghiamo per una visita dello Spirito sovrano di Dio, affinche i suoi frutti possano apparire in tutto it suo popolo. Solo allora vedremo l’intera chiesa diventare uno strumento efficace nelle sue mani, al punto tale che l’intera terra potra ascoltare la sua voce.

(Valerio Mungai, Scuola biblica Elim)
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7 Giornata di Preghiera

21 gennaio: Avanti col Grande Mandato, da Losanna 1974 a Seul 2024

Lettura biblica: “Trovata una perla di gran valore, se n’e andato, ha venduto tutto quello che aveva, e l’ha comprata” (Mt 13,46). “11 suo padrone gli disse: `Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituira sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore” (Mt 25,31)
Confrontando Ia parabola della perla di gran valore con quella dei talenti, si possono trarre due semplici conclusioni. lnnanzitutto, dare valore ad una perla preziosa come il Vangelo, rappresenta una fedelta semplice (“poca cosa”) del tutto simile a quella espressa dal buono e fedele servo. Anzi: piu comprendiamo it valore e Ia grandezza del Vangelo, piu sara semplice collocarlo al centro della nostra vita e di ogni nostro progetto. Inoltre, se una perla come il Vangelo deve essere pasta al centro della vita del credente e della chiesa, essa non potra restare sotterrata come un ricordo del passato, ma costituira it perno di ogni attivita, la scintilla di ogni occasione, il sale di ogni contesto.
II Patto di Losanna A un riflesso significativo del Vangelo, per cui obbedisce alla stessa regola. Esso stabilisce un’adeguata risposta alla chiamata del Dio missionario, una chiara sottomissione alla Parola di Dio, con l’obiettivo di annunciare che “in nessun altro 6 la salvezza” se non in Cristo Gestl E se Lui 6 riconosciuto sia come “Signore” delle nostre azioni, sia come “Salvatore” della nostra anima, allora desidereremo passare it testimone del Vangelo portandolo a tutte le estremita della terra e in tutti i meandri della vita.
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Comprendendo quanto sia prezioso iI Patto di Losanna sara naturale (“poca coca”) metterlo al centro della nostra vita spirituale. Ma anche qui agli evangelici sono richiesti discernimento, fedelta e perseveranza. Saremo servi buoni e fedeli? Sapremo incarnare la missione integrale che iI Patto afferma?
Per la grazia di Dio la traiettoria fin qui percorsa, con il Manifesto di Manila (1989) e I’Impegno di Citta del Capo (2010) hanno testimoniato una certa fedelta, ma il nostro desiderio e la nostra preghiera, anche in vista del prossimo appuntamento di Seul, 6 che questo patrimonio spirituale possa proseguire integralmente alla gloria di Dio per il progresso della Chiesa net 21° secolo.

Motivi di gratitudine
Ringraziamo il Signore per il dono del Patto di Losanna, certamente iI pit) importante documento evangelico dell’ultimo secolo. Ringraziamo il Signore per il movimento che 6 scaturito dal Congress° di Losanna, e per le dichiarazioni di Manila e Citta del Capo prodotte successivamente. Ringraziamo Dio per l’Alleanza Evangelica che dal 1846 incarna it medesimo spirito di cooperazione evangelica.

Confessione
Chiediamo perdono per non aver valorizzato iI dono del Patto di Losanna, per miopia o superficialita. Chiediamo perdono per aver dimenticato od omesso alcune sue parti, interpretando la testimonianza evangelica senza integrita.

Rich ieste
Invochiamo il Signore per il congresso di Seul, chiedendo che possa rappresentare occasione di una rinnovata fedelta al Vangelo ed un nuovo vigore missionario. Preghiamo perche il Signore possa accordare discernimento, guida e saggezza alla Chiesa tutta e ai movimenti global’ come l’Alleanza Evangelica.

(Giacomo Ciccone, presidente dell’Alleanza evangelica italiana)

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Calendario preghiera

15 lunedì. Disponibile
16 martedì. Zolino
17 mercoledì. Gatta
18 giovedì. Disponibile
19 venerdì. Roberto
20 sabato. Bacher
21 Domenica. Zolino

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